«Parenti serpenti» con Lello Arena: al Verdi il biglietto costa la metà

Al Teatro Verdi di Brindisi la storia di una famiglia dispersa e carognesca che fa crollare una volta per tutte il mito secondo cui «la famiglia non si tocca». Prezzo del biglietto dimezzato con la promozione “San Valentino” per chi ne acquista almeno due. Appuntamento venerdì 15 febbraio, sipario alle ore 20.30.

Il Teatro Verdi di Brindisi vuole festeggiare San Valentino e tutti gli innamorati con una promozione speciale: per lo spettacolo «Parenti serpenti» con Lello Arena, in programma il prossimo venerdì 15 febbraio, con sipario alle ore 20.30, è infatti possibile acquistare il biglietto d’ingresso al 50% del prezzo interoLa promozione è valida per un acquisto minimo di due biglietti e offre l’occasione di regalare l’emozione di uno spettacolo unico.

I biglietti a tariffa promozionale sono disponibili solo presso la biglietteria del Teatro Verdi: turni di apertura dal lunedì al venerdì, ore 11-13 e 16-18. Info 0831 562554.

Dal cinema al teatro, da Paolo Panelli a Lello Arena: il nuovo allestimento teatrale di «Parenti serpenti», commedia resa celebre dalla pellicola diretta da Mario Monicelli nel 1992, approda al Verdi con la regia di Luciano Melchionna. Il perbenismo e la gioia delle festività natalizie si fondono con l’ipocrisia e i segreti di una famiglia che, messa di fronte ad un bivio, si troverà a prendere una decisione paradossale pur di non alterare gli equilibri della propria quotidianità. Uno spettacolo cinico ma che riesce a raccontare, con umorismo, le insospettabili ombre dell’animo umano.

protagonisti Lello Arena e Giorgia Trasselli, rispettivamente Saverio, appuntato dei carabinieri in pensione malato di demenza senile, e sua moglie Trieste, accolgono figli e rispettivi compagni (Raffaele AusielloMarika De ChiaraAndrea de GoyzuetaCarla FerraroSerena Pisa e Fabrizio Vona) per passare il Natale in famiglia. I due anziani aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di alleggerire, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi. Andando via di casa, diventando adulti, ogni figlio ha dovuto fare i conti con la realtà, ha dovuto accettare i fallimenti e ha imparato a difendere il proprio orto mal coltivato, spesso per incuria o incapacità, ma in quelle pause di neve e palline colorate ognuno di loro si impegna a mostrarsi spensierato, affettuoso e risolto.

All’improvviso però, i genitori, fino ad allora autonomi punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia… a chi toccherà? All’improvviso, dunque, un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre lo stesso e in via di spegnimento: il dramma prende il sopravvento e la commedia improvvisamente diventa grottesca.

«L’idea – ha spiegato Lello Arenaè partita dalla necessità di capire perché questo testo, scritto in realtà come commedia teatrale, una volta giunto a un eccellente esito cinematografico, non fosse più frequentato da chi faceva teatro. Con il regista ci siamo animati di curiosità, per verificare l’ipotesi che l’autore avesse scritto una commedia teatrale piuttosto che una sceneggiatura: quando abbiamo capito che le cose stavano effettivamente così, ci siamo convinti a ‘dare a Cesare quel che è di Cesare’, riportando questo testo al suo originario assetto teatrale».

«Prima o poi – ha sottolineato il regista Luciano Melchionnasaremo tutti dei vecchi bambini bisognosi di cure, perché allora trasformarci in soprammobili polverosi, inutili e ingombranti? In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa ormai, con questa commedia passeremo dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottesco, e a tratti surreale, dei personaggi al più turpe cambiamento di quegli esseri che da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti».

Si comincia alle ore 20.30
Durata spettacolo: due ore più intervallo
T. (0831) 562 554 – 229 230

Una proposta artistica per un pubblico in un percorso che omaggia drammaturgia contemporanea, capolavori del Novecento e classici della storia del cinema e della letteratura. Un cartellone ricco di stelle del teatro nazionale che portano in scena produzioni aperte a una profonda riflessione sul tempo d’oggi. Un viaggio artistico che intreccia generi e visioni.